Tutto coincide, l’esplosione, il silenzio,
o quiete al di la del concetto stesso di silenzio,
ma non è pace il silenzio dei vinti.
Pulviscolo tra le onde di luce,
materia stagnante, la creazione,
la stessa anima che muore.
Mari di plastica, foreste di cemento,
macelli insanguinati.
Atlantide è già sprofondata, con raggi di luce e schegge di buio,
Babilonia giace tra vermi e memoria svanita.
La Siria trasuda sangue, l’Iraq sventrato,
mentre esplodono i Budda giganti in Afghanistan.
Arabi sceicchi santi affogano tra petroldollari e letame,
le donne loro annaspano sotto il tallone di un dio crudele.
In questa terra esplosa, navighiamo in un benessere da cartolina,
la civiltà nucleare ed informatica cerca il pomodoro di plastica,
naviga con lucenti cellulari parlanti e pensanti,
l’anima è un oscuro algoritmo impalpabile.
Camion di rifiuti percorrono strade avvelenate,
nascosti nell’orto vicino a casa,
diserbanti straziano tutto ciò che vive,
ed entrano nei piatti della tavola imbandita a festa.
Umani come scorie radioattive consumano il consumabile,
il mercato boccheggiante si trucca con rossetti e catrame,
pare danzare tra numeri e borse assassine,
crollano mondi di fabbrica e le sequoie, e i boschi le valli.
L’occidente grande impero del niente,
senza memoria, avvinghiato a fascismi eterni,
anime dal razzismo innato,
è finito il tempo delle identità che come numeri primi danzavano la vita,
siamo codici binari, ologrammi di noi stessi,
avvinghiati ad un algoritmo.
Non è pace il silenzio dei vinti, semplicemente un grido muto.
Visto tutto capito tutto..Qoelhet..
Visto tutto capito tutto..Qoehelet.
Qohelet, non è solo un disco, ma a mio avviso un opera teatrale. Un disco che non ammicca a nessun mercato, che necessita d’essere ascoltato non in sala da pranzo, ma nel silenzio e al buio.
Inspired by Rio de Janeiro’s iconic Carnival Parades comes this epic synth symphony from Brazilian artist Fordmastiff. Bandcamp New & Notable Dec 3, 2022